Il Regolamento UE 2017/625, applicabile dal dicembre 2019, richiede ai singoli Stati membri significativi adeguamenti del sistema di controllo nel settore agroalimentare complessivamente inteso. Si tratta di uno sforzo di coordinamento delle numerose normative settoriali adottate negli anni e che sono col regolamento del 2017 sono state ricomposte in un quadro unico armonizzato.
L’adeguamento italiano, demandato al Governo con legge di delegazione europea 2018 (L. 117/2019), si è concluso con l’approvazione dei testi definitivi di quattro decreti legislativi nella seduta del Consiglio dei ministri del 29 gennaio 2021.
In base alle informazioni disponibili i 4 decreti legislativi approvati introducono novelle di non poco momento:
- perimetrazione delle competenze tra Ministero della Salute (MinSal) e Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF) nell’ambito dei vari compiti di controllo, vigilanza e ACA (assistenza e cooperazione amministrativa);
- importanti innesti di nuovi istituti (c.d. controperizia e la procedura di controversia) con una riforma delle modalità di accertamento analitico di talune violazioni igienico-sanitarie;
- una rivisitazione del quadro sanzionatorio in materia igienico-sanitaria;
- riorganizzazione dei controlli all’importazione, con la istituzione dei Posti di Controllo Frontalieri del Ministero della Salute;
- nuova definizione dei ruoli e competenze degli Uffici UVAC su animali e le merci intracomunitari;
- abrogazione del Decreto legislativo n. 194/2008 in tema di tariffe del controllo ufficiale in materia sanitaria e sostituzione con un nuovo decreto legislativo.
Sul tema il Centro Studi sul Diritto e le Scienze dell’Agricoltura, alimentazione e ambiente (CeDiSA) ha organizzato un webinar per il giorno 27/3/2021: I decreti attuativi del regolamento 625/17 sui controlli ufficiali nel settore alimentare: presentazione e considerazioni de iure condendo.